sabato 13 agosto 2016

Aesthetica

Questo progetto è un inno al fascino innato del sesso femminile,
espresso sin dagli albori dell’umanità; poi rielaborato, con l’arrivo della civiltà,
da innumerevoli artisti sino ai nostri giorni.
Proprio facendo un excursus storico di pittori, scultori e fotografi che ricercarono questo ideale basato su rapporti equilibrati e forme sinuose nonché slanciate, mi sono ispirato alle composizioni e ai concetti delle opere che rappresentavano meglio ciò che stavo cercando, per arrivare poi alla creazione di una mia personale estetica.





Gli artisti citati sono innumerevoli: da Hopper a Klimt, da Mucha a Man Ray, e molti altri ancora.
L’intero progetto è caratterizzato da una luce bianco-gialla influente,
che dona un senso di divinazione, dilatazione temporale e calore e che avvolge la figura ripresa in un tutt’uno con lo sfondo, come se emergesse da un luogo mentale invece che fisico.




L'intero progetto è stato curato dal sottoscritto, a partire dallo story-board iniziale fino alla rilegatura finale, passando ovviamente per gli shoot fotografici, il fotoritocco e la grafica di impaginazione col testo.





Si ringrazia immensamente la modella Sara Mariotti per la sua disponibilità e simpatia, ma anche per aver creduto in questo progetto.
La vendita del progetto prevede l'intero libro oppure le singole stampe, per qualsiasi informazione contattatemi a: casaccia.fabio@libero.it




La fine del Babau

Questo breve racconto è tratto dal libro "Le notti difficili" di Dino Buzzati e parla di questa creatura immaginaria che ormai non trova più spazio nei tempi contemporanei.
Dopo aver letto e analizzato il testo ho voluto dare una caratteristica "ottocentesca" al mio protagonista, donandogli dei grandi e divertenti baffi che si tramutano in fumo, materiale di cui è appunto composto questo simpatico essere.
Ho accentuato particolarmente l'aspra e ingiustificata violenza contro questa creatura sostanzialmente innocua e buffa, additata come malefattore dalla gente bigotta e perbenista.
Nella grafica ho fatto attenzione ad allineare gli spazi di testo e immagine in modo da fondersi e accentuarsi uno con l'altro.



Ho progettato un'unica immagine che unisse la prima di copertina con la quarta di copertina. Il Babau è letteralmente braccato e circondato dalla tecnologia, la velocità, il mondo attuale.




lunedì 1 agosto 2016

Farmafumetti

L'idea del Farmafumetto nasce in occasione del festival di fumetto, illustrazione e editoria indipendente "Ratata" (terza ed. 2016).
Io, come altri miei amici, abbiamo giocato sulla comicità e l'autoironia, inventando strampalati medicinali ed effetti/controindicazioni casuali e assurdi.
Una volta creato il mio farmaco mi sono adoperato nel layout del fronte/retro del fumetto, nello studio dei personaggi e nella grafica della confezione.


Dopo innumerevoli schizzi ho optato per una faccia che poteva rendere molteplici espressioni, dopodiché ho riscontrato un grande ostacolo nella raffigurazione del naso del protagonista.
Ho creato tre strisce con diverse possibili interpretazioni che potevano raffigurarlo.
Ho anche creato un breve video di 20 secondi dove scorro questa striscia di nasi, il tutto accompagnato da una traccia audio creata appositamente a scopo umoristico/allegro.



Il progetto quindi comprende una confezione che richiami le grafiche dei medicinali, ma dalla quale trapela un umorismo che sovrasta l'apparente serietà. All'interno ci sarà il fumetto piegato a mo' di bugiardino delle istruzioni d'uso, che prevede un susseguirsi di situazioni comiche sempre più paradossali. Quì un piccolo esempio tratto dalla seconda pagina, dove cerco di stringere amicizia.


Il prodotto finale si presenta quindi in questa maniera:


Il fumetto in sé è vendibile esclusivamente all'interno della sua confezione originale, ma non necessita di prescrizione medica né di esose spese detraibili, a soli 2€ potrete avere l'occasione di rivoluzionare la vostra esistenza. Che aspettate??

Un altra breve storia che ho creato, sceneggiato e disegnato per il festival citato prima riguarda un avvenimento realmente accaduto, buona visione.

 



lunedì 25 luglio 2016

Calcografie, Xilografie


L'arte della calcografia-tipografia ti permette di viaggiare nel passato, un'esperienza meravigliosa dove sei a contatto con tutto quel materiale necessario a realizzare illustrazioni pregiate.
Nulla è lasciato al caso, e bisogna seguire determinati passaggi che ti permettono, con il tempo, di giostrarti e comprendere appieno le potenzialità di queste tecniche: è un immersione tra punte, cutter, vernici, solventi, acidi, carte, torchi, inchiostri.
Sembrerebbe un po pericoloso, e lo è, ma durante tutto il processo evolutivo di ogni opera pervade una sensazione magica, come se fossi un incisore del 1900.
Come nelle altre forme d'arte, quasi sempre mi interesso nel donare un significato o un ragionamento alle opere che eseguo, così da non farle risultare solamente estetiche e dunque fini a se stesse.



"Christ Reborn" (Acquaforte su zinco - 19,5x24cm) nasce dall'idea della reincarnazione, nella quale il passato e sacro (Cristo) si mescola con il presente profano (Dj Villalobos). Ora, questo accostamento sembrerebbe cozzare o risultare blasfemo, offensivo, ma non era assolutamente questo il mio scopo.
Il ragionamento che ho seguito era sulle similitudini: entrambi martiri, seppur essendo totalmente diversi sotto ogni punto di vista, ma il mondo contemporaneo non è forse una ripresa del passato reso poi differente o completamente distorto?
La palese differenza sta nella pena che si portano appresso: Cristo è martire per l'umanità e la folla quasi lo disprezza; Villalobos è martire di sé stesso, delle droghe, della vita di eccessi, e della fama, poiché è adorato dalle sue folle danzanti.
La mia dunque è un'aspra critica alla contemporaneità, dove chiunque può diventare eroe, martire e santo anche seguendo una causa ignobile, basta sapersi adattare al meglio (o al peggio) nella società attuale.




"Femme Fatale" (Xilografia - 21x30cm) rappresenta, come si può intuire, una figura femminile sensuale, provocante e ingannevole al punto tale da lasciarvi abbandonare alle sue braccia per poi scoprire, quando ormai sarà troppo tardi, le sue reali, malvagie intenzioni.
Una spirale di piacere e sofferenza, delirio da girone Dantesco: le sue stregonerie sono tali da poter incantare anche la natura stessa, ne è la prova palese il serpente tramutato in trono.
Ora spetta a voi decidere se allontanarvi oppure lasciarvi tentare...



"Darwin's Pet" (Acquaforte su zinco - 20,5x29,5cm) è un esperimento, un mix di vari animali che crea un mostro abominevole, inadatto all'esistenza; o, forse, il più versatile di tutti gli esseri viventi.
Sarà la selezione naturale a deciderlo.

sabato 23 luglio 2016

Scultura a tutto tondo

Verso la fine del mio primo altorilievo avevo maturato una consapevolezza maggiore dell' anatomia, degli strumenti e della progettazione lavorativa sin dalle prime fasi.
Dunque, avendo compreso i miei errori, sono giunto al secondo modellato molto più preparato, grazie anche a diversi schizzi preparatori e studi anatomici più approfonditi.
Ho voluto continuare il mio percorso scultoreo con il ritratto, concentrandomi quindi dal corpo a uno dei suoi punti principali, analizzando la struttura ossea-muscolare.

 

 

Dopo aver perfezionato la base, ho eseguito il calco in gesso per avere un valido modello di riferimento per tutto il lavoro successivo: l’argilla è coperta da due strati di gesso (rosa e bianco) omogenei su tutta la superficie.


Quando sarà asciutto, l'involucro esterno (negativo del modellato) verrà liberato nelle due parti per ottenere poi un unico positivo dalla sostituzione dell'argilla con il gesso. Questo procedimento (forma "a perdere") serve ad eliminare l'interno di argilla, che potrà essere utilizzata per altri scopi, ed è chiamato così per la "perdita" dello strato esterno che viene rotto, giungendo quindi all'obbiettivo prefissato.

 


Il positivo liberato verrà dunque pulito, fissato su di un piano di legno e avrà 3 “punti di ancoraggio” per trovare il corrispettivo di un punto dal gesso alla pietra, così da ottenere una riproduzione fedele.
Incominciamo quindi a scolpire!


 

I primi risultati si vedono dopo aver trovato qualche punto: 

 

E man mano che trovo ulteriori punti, la mia creazione prende forma.

 



Mentre estraevo il ritratto dalla pietra mi sono accorto si come la parte scheletrica sembrasse un resto archeologico di un tempo remoto, così poi ho deciso di lasciare su quella metà del cranio un po di quel sapore “primitivo” e antico.