Giunto alla quinta edizione, ormai si
pone come giovane veterano tra i festival indipendenti/artistici e
rispecchia molto dell'attualità: la voglia di emergere, il fattore
social (che qua però è solo un tramite per un vero e sano faccia a
faccia), e purtroppo anche la diffidenza verso il diverso, che si
esprime col dissenso di un pubblico di età avanzata e i permessi
spesso negati dal comune.
Ed è un peccato, perché la scelta
culturale, soprattutto a livello di mostre, è molto ricca e chiama
nomi nazionali e internazionali, contattati con fatica e che
apprezzano/comprendono appieno lo spirito di fratellanza che sprizza
da ogni angolo del festival.
Oltre a ciò ci sono concerti
eccentrici e altri più insoliti e sperimentali, laboratori
strampalati, molte persone interessanti e tante storie da raccontare
o da vivere insieme.
Quest'anno ho avuto oltretutto la
fortuna di poter collaborare nello staff, e vi assicuro che la
volontà e la tenacia di pochi ragazzi riescono a superare tutti gli
ostacoli che si pongono loro davanti.
Ovviamente anche le rose hanno delle
spine: può capitare di organizzarsi di fretta per un evento o di
dover battibeccare per qualcosa, ma tutto si risolve in favore della
riuscita del festival.
Inoltre, operando dietro le quinte, ho
potuto conoscere persone simpatiche, più o meno famose, nuove
amicizie e nuovi possibili agganci, ed è bellissimo come questo ti
sproni a fare di meglio e ti susciti mille progetti in testa, o come
semplicemente ti faccia viaggiare con la fantasia.
Risulta dunque importantissimo che il
Ratatà rimanga vivo per creare nuove connessioni e coinvolgere un
domani anche le persone titubanti.
Proprio con questo spirito ho deciso,
insieme a due ragazze (link sottostanti), di fondare un collettivo
che risvegliasse dal torpore comune.
Siamo partiti in punta di piedi
partecipando con dei lavori alla mostra mercato, ma puntiamo a creare
una rete di persone con le nostre stesse idee.
La Trinidad è un team di tre persone,
come indica il nome del gruppo, che vuole espandersi a vera e propria
comitiva culturale, proponendo sempre di più e sempre meglio,
spaziando dall'illustrazione, al fumetto, alla fotografia, alla
legatoria, all'artigianato, all'arte.
Il nostro (bi)sogno è quello,
innanzitutto, di trasmettere un messaggio, di emozionare, di
coinvolgere, di appassionare; perchè più si comprende un mondo
diverso e più lo si vuole conoscere.
E a parer nostro, non si può mai
smettere di voler conoscere.
Oltre me, il gruppo comprende:
- Alessia Zampano
- Giulia Santilli
Di seguito troverete l'intervista con
le domande che Michele Catinari mi ha rivolto per il Ratatà Festival
e una breve selezione dei progetti proposti per la Mostramercato:
Alcune di queste immagini nei collage, e tante altre,
le potrete trovare sulle mie pagine Instagram/Facebook e sul mio
profilo Behance: https://www.behance.net/fabiocasaccia
Altri lavori sono già stati pubblicati
nel blog, ad esempio le stampe calcografiche-xilografiche.
Per chi non li avesse ancora visionati,
basta scorrere un po.
Quelli non appartenenti a me, li potete trovare nei link sopracitati.
Passando nello specifico alla mia produzione fotografica, mi sono dedicato alla fotocomposizione/fotomontaggio. Ultimamente sono molto incline a questi procedimenti, dove la partenza è spesso una foto analogica e l'immagine finale è un ritocco digitale che ne altera-rafforza-stravolge i valori che aveva precedentemente.
Per quanto rimanga ammaliato dal fascino del manuale, del cartaceo o del passato, la tecnologia apre uno spiraglio di possibilità immenso.
Questa commistione era già tra le mie idee anche nello scorso festival, ma quest'anno credo di essermi spinto più avanti.
Mi sono interessato al "Mosso fotografico" per generare un senso di smarrimento, di velocità, di sdoppiamento, ma anche per ottenere un'estetica non convenzionale, non patinata, non perfetta.
Con la creazione del collettivo La
Trinidad, tante nuove idee sono già nate o stanno per nascere,
quindi rimanete incollati al prossimo articolo. Peace!
Per ora posso fare solo un
anticipazione: stiamo creando un fumetto che parla di due gatti di
strada, due poco di buono, ma che in fondo raccontano un po anche di
noi stessi e della nostra natura.
Potete trovare delle preview sulla mia
pagina Instagram o Facebook:
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